Abstract/Sommario: Dai jinn infuriati alle ombre malevole, dagli spettri di antichi viaggiatori fino ai mutaforma succhiatori di anime, Joe R. Lansdale e sua figlia Kasey danno vita alle avventure di un duo di detective donne come non si era mai visto nella letteratura del sovrannaturale. Che si tratti di un faro maledetto, di una villa infestata in Italia, di un inquietante sfasciacarrozze in Texas o di un sinistro villaggio sotterraneo, Dana Roberts e la sua assistente Jana si ritrovano ogni volta a in ...; [Leggi tutto...]
Dai jinn infuriati alle ombre malevole, dagli spettri di antichi viaggiatori fino ai mutaforma succhiatori di anime, Joe R. Lansdale e sua figlia Kasey danno vita alle avventure di un duo di detective donne come non si era mai visto nella letteratura del sovrannaturale. Che si tratti di un faro maledetto, di una villa infestata in Italia, di un inquietante sfasciacarrozze in Texas o di un sinistro villaggio sotterraneo, Dana Roberts e la sua assistente Jana si ritrovano ogni volta a indagare su casi inspiegabili e parecchio pericolosi. Ad assisterle, oltre all'intuito infallibile e un ingegno analitico che tanto ricordano quello di Sherlock Holmes e John Watson, una serie di preziosissimi oggetti-amuleti: acqua santa, candele fatte di grasso umano, polveri benedette, terra di cimitero e vari strumenti di magia che acquistano potere grazie alla fede di chi li possiede. Qualsiasi cosa pur di impedire agli esseri provenienti da altre dimensioni di creare scompiglio nel nostro mondo. Una raccolta di storie inedite popolate da personaggi memorabili che colloca Joe e Kasey Lansdale al fianco dei maestri dei libri dell'orrore. (Fonte: editore)
Abstract/Sommario: Può esistere la felicità in un mondo preconfezionato, fatto di cose che fingono di essere desiderabili, in una società così complessa che contro i suoi mali e i suoi problemi ci limitiamo ad assicurarci, avendo perso ogni illusione di risolverli? Il mondo è davvero così vecchio che tutto è già stato pensato, o siamo noi che siamo stanchi, che chiamiamo verità la rassegnazione e definiamo irreale tutto ciò che speriamo? Forse è più ottimista di quanto non sembri la visione di Gustafsson ...; [Leggi tutto...]
Può esistere la felicità in un mondo preconfezionato, fatto di cose che fingono di essere desiderabili, in una società così complessa che contro i suoi mali e i suoi problemi ci limitiamo ad assicurarci, avendo perso ogni illusione di risolverli? Il mondo è davvero così vecchio che tutto è già stato pensato, o siamo noi che siamo stanchi, che chiamiamo verità la rassegnazione e definiamo irreale tutto ciò che speriamo? Forse è più ottimista di quanto non sembri la visione di Gustafsson in questi racconti inediti del periodo d'oro della sua creatività, conferma di quel talento narrativo che, mescolando erudizione e immaginazione, filtrando questioni filosofiche con humour e leggerezza, gli è valso l'epiteto di «Borges del Nord». Un ricercatore inviato in Cina durante la Rivoluzione culturale che trova la soluzione di un problema ingegneristico meditando i pensieri di Mao, la notte insonne di un fisico sperimentale che scopre sull'elenco telefonico di Gòteborg che forse è ancora viva la prima fidanzata morta da tempo, un incontro in un bar di Atene che ridà l'occasione di vivere il grande amore della vita: scienziati, artisti, musicisti, filosofi - lo stesso Nietzsche compare tra i protagonisti - si muovono tra Svezia e Cina, Texas e Italia, in un universo cosmopolita visto con l'occhio disincantato di chi conosce gli interrogativi della scienza così come i riti della società e i meccanismi dei sentimenti. Ogni personaggio, attraverso la memoria, il sogno o l'immaginazione, vive un momento di epifania, l'illuminazione di un angolo nuovo da cui guardare la sua situazione che apre una crepa nel muro della realtà, una via di fuga verso un passato o un futuro dove tutto resta possibile, compresa la felicità.